In uno studio effettuato negli Stati Uniti l’incidenza con lo stato di inquinamento sta influendo negativamente sulla nostra salute, alcuni portali web riferiscono che l’aria che respiriamo potrebbe essere malata, in sintesi lo stato di inquinamento si presenta molto preoccupante per la nostra salute. Nel 2023 sono statti analizzati dei campioni che spiccherebbero l’esposizione ad agenti atmosferici inquinanti, e l’incidenza di depressione a esordio tardivo in una popolazione adulta statunitense.
E stato dimostrato che nell’ultimo decennio che inquinamento globale può avere un forte collegamento con il nostro stato di salute. L’inquinamento ambientale può portare allo sviluppo di malattie generative come quelle ( Neurologiche ), questo e quello che potrebbe determinare gli agenti atmosferici, facendo aumentare anche lo stress fisico e mentale, generando così una risposta infiammatoria anche a livello del sistema nervoso centrale (neuroinfiammazione) con un danno alle strutture cerebrali stesse.
Indagare sulle polveri sottili
Uno studio effettuato in precedenza a campione tra la popolazione ha evidenziato come l’aumento di inquinamento e le polveri sottili presenti nell’aria hanno danneggiato una popolazione di 8.907.422 individui con età media di 73.7 anni varie con problematiche di salute come, scompenso cardiovascolare difficoltà respiratorie, e in alcuni casi e la broncopneumopatia cronica ostruttiva. I partecipanti sono stati esposti a livelli medi annui di PM2.5 di 9.6 (2.7) microgrammi per metro cubo (Ug/m3), O3 di 39.1 (4.0) parti per miliardo (ppb) e NO2 di 15.4 (10.4-23.1) ppb.
Tutti gli agenti inquinanti possono portare a varie problematiche di salute anche gravi, sopratutto nei soggetti più deboli come anziani e gli anziani con un età media di 64 anni. Il rischio associato sarebbe quello di una depressione generica, emessa dalle esposizioni ambientali e densità abitativa.